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Strofinarsi il volto
Questi ultimi tre atti della Sunnah ci sono stati trasmessi da Ibn ‘Abbas (Allah sia soddisfatto d’entrambi), che disse di aver passato una notte nell’abitazione di Maymunah, sua zia e sposa del Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace): “Mi stesi sul cuscino, sul lato largo, poi il Messaggero di Allah e sua moglie si stesero sul lato lungo. Il Messaggero di Allah (Allah lo benedica e gli dia la pace) dormì fino a circa metà della notte. Quindi si svegliò, si mise seduto e si massaggiò il volto, poi prese a recitare i dieci versetti finali del capitolo Al ‘Imrān. Si alzò e prese il recipiente appeso, eseguì compiutamente l’abluzione, quindi si mise a pregare” (Bukhari, 183; Muslim, 763)
Nella versione di Muslim: “Nell’ultima parte della notte il Messaggero di Allah (Allah lo benedica e gli dia la pace) si svegliò; uscì e volse lo sguardo verso il cielo e recitò, dal capitolo Al ‘Imrān, questo versetto: {In verità, nella creazione dei cieli e della terra e nell'alternarsi della notte e del giorno, ci sono certamente segni per coloro che hanno intelletto}” (Corano 3, 190).
Strofinarsi il volto va inteso come stropicciarsi gli occhi sonnolenti.
La versione di Muslim illustra, a chi intende mettere in pratica questa Sunnah, che si comincia la recitazione dal versetto: {In verità, nella creazione dei cieli e della terra e nell'alternarsi della notte e del giorno…} e si prosegue fino al completamento del capitolo.