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la Sunnah riporta diverse forme d’invocazione
A tal proposito la Sunnah riporta diverse forme d’invocazione, che è bene alternare nelle preghiere:
1) “O Allah cerco rifugio in Te dal peccatore, il condannato [Satana]” (Bukhari, 832; Muslim, 589).
2) “O Allah Ti chiedo il Paradiso e cerco protezione in Te dall’Inferno” (Abu Dawud, 792; al-Albani ha emendato la sua catena di trasmissione in Sahih Abi Dawud, 3/377)
3) “O Allah, ho commesso enorme peccato a mio danno, nessuno può perdonare i peccati all’infuori di Te: perdonami come Tu Solo puoi perdonare ed abbi misericordia di me! Invero Tu sei il Perdonatore e Misericordioso” (Bukhari, 6326; Muslim, 2705).
4) “O Allah aiutami nel ricordarmi di Te, nell’esserTi grato e nell’adorarTi” (Ahmad, 22119; Abu Dawud, 1522; an-Nasa’i, 1304; confermato da al Albani in Sahih al Jami’, 2/1320).
5) “O Allah, cerco rifugio in Te dall’avarizia e dalla codardia, dalla senilità, dalla corruzione di questo mondo e dal castigo della tomba” (Bukhari, 6370).
6) “O Allah, sii lieve nel Tuo giudizio verso di me” (Ahmad, 24215; confermato da al Albani in Tahqiq mishkah al masabih, 3/1544).
Quindi l’orante procede al saluto finale voltandosi [a destra poi a sinistra]. Fa parte della Sunnah accentuare questo movimento; infatti, il Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) si voltava a tal punto che chi gli stava dietro poteva vedere il chiarore della sua guancia. Ha tramandato Sa’d ibn Abi Waqqas (Allah sia soddisfatto di lui): “Osservavo il Messaggero di Allah (Allah lo benedica e gli dia la pace) quando si voltava [per il saluto finale] a destra e a sinistra e potevo vedere il chiarore delle sue guance” (Muslim, 582).